Giornate di Letteraria per il Liceo Laurana Baldi

Si è conclusa la X Edizione del Premio Letteraria con i nomi dei due vincitori (sezione narrativa edita italiana e straniera in traduzione) decretati dal giudizio di 1100 studenti- lettori della Provincia di Pesaro e Urbino tra cui 100 studenti del Liceo Laurana Baldi. Si tratta di Stefano Radaelli con Ombra mai più e di Nicola Manuppelli, traduttore dell’Autobiografia di Miss Jane Pittman di Ernest J. Gaines. Una delegazione dei nostri che, da febbraio 2023, ha indossato le vesti di lettori e giudici dei testi in gara, sabato 7 ottobre, ha potuto conoscere i dieci finalisti in concorso in occasione delle Giornate del Premio Letteraria che si sono svolte a Fano presso la Mediateca Montanari e la Pinacoteca di San Domenico. La mattinata si è rivelata molto coinvolgente: alcuni ragazzi hanno presentato a loro parole i libri che avevano letto e che li avevano appassionati, meritando appunto il podio dei dieci finalisti.  Suggestivo è stato farlo davanti agli autori stessi che si sono detti davvero grati dell’entusiasmo degli studenti. A seguire, la platea ha potuto rivolgere le più svariate domande che si sono susseguite a fiume fino al termine della mattinata. Entusiasmo, curiosità, passione per la lettura è quanto emerso da quelle due ore di incontro. Molto interessante è stato anche scoprire il mondo della traduzione e il lavoro del traduttore che ha il compito di “tradire” il meno possibile il testo originario e trovare le parole giuste per farlo vivere in una lingua “altra”. Tra i ragazzi che hanno avuto l’onore di presentare i titoli finalisti c’è stata anche Gaia Montanari della 5 F che ha letto la sua recensione proprio del libro che è risultato vincitore L’autobiografia di Miss Jane Pittman. Inoltre, a sugellare questa bella esperienza, tutti i libri in concorso sono stati donati alla nostra Biblioteca Scolastica.

Fabiana Ciacci

UNO SGUARDO DI RISCATTO

Oggi vi presento il libro intitolato “L’autobiografia di Miss Jane Pittman” scritto da Ernest J. Gaines, la quale, attraverso un’intervista alla protagonista, ovvero Miss Jane ormai anziana, racconta la sua vita da donna, ma non una donna qualunque, bensì una donna nera, condizione che oggi giorno può avere una minima rilevanza, ma se vista nel contesto degli anni ’60 del ‘900 in America pregiudicava la vita di una persona strappandone in qualsiasi momento la libertà o la vita come niente fosse. Il libro è un viaggio nella storia dei neri americani che racconta la loro lotta per la libertà. Libertà, che per noi è una parola qualsiasi, per loro al tempo era un’illusione, un sogno utopistico che significava essere trattati con dignità, avere diritti ed essere considerati esseri umani e non animali. Questa è una storia che a scuola non si trova sui libri così approfonditamente, nel romanzo, al contrario, c’è il sentimento, la morte che senti dentro, come se succedesse a te lettore che sfogli queste pagine. Posso affermarvi che il libro non mi è solo piaciuto, ma posso aggiungere anche che il libro è una calamita: non riuscivo a staccarmi senza finire il capitolo e il mio desiderio era quello di finirlo tutto d’un fiato. È un libro spettacolare, avvincente, che ha cambiato la mia visione sullo sfruttamento e sulle condizioni difficili di vita di queste persone, segnate da frustrazione, massacri, sangue, crudeltà e incertezza per l’ipotetico domani. La storia di Miss Jane si riflette in tutte le altre esperienze di ogni singola persona nera di quei tempi, rendendoci partecipi di quella che è stata la loro battaglia per avere un posto nel mondo e nella società, allo scopo di non vivere tra pregiudizi, insulti e leggi razziali. Una vita che noi bianchi abbiamo da generazioni, ma di cui purtroppo continuiamo a non capirne il valore e su questo vi invito a riflettere. Spesso ci domandiamo chi è il diverso, ma in verità, se ci pensiamo, siamo tutti diversi. Per concludere, consiglio questo libro a chiunque, di qualsiasi età, perché questo racconto non è altro che una testimonianza per comprendere soprattutto che quello degli ebrei non è l’unico sterminio da ricordare. Grazie per l’attenzione.

Gaia Montanari 5F

                                                                    Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Laurana Baldi