“Dante e gli altri”. E’ questo il tema dell’incontro in occasione del Settecentenario dantesco tra la dantista americana Teodolinda Barolini e il Liceo Laurana Baldi, che onorato di ospitare una personalità di così alto valore, il 20 maggio, ha aperto le porte virtuali di zoom, agli studenti del triennio, famiglie e docenti.
Un tema tanto complesso quanto moderno e affascinante: attraverso una lezione, di taglio divulgativo, la docente ha ripercorso, a partire da specifiche fonti testuali e iconografiche, riferite in gran parte all’arte medievale e moderna, la visione di Dante nei confronti di quelle che, nel suo orizzonte culturale, sono concepite come “alterità”: il mondo femminile, la dimensione sessuale, l’altro in senso religioso e razziale. Tesi di fondo è stata quella di dimostrare come Dante, nella Commedia, si riveli uomo incredibilmente moderno, una voce al di sopra degli schemi ideologici e sociali medievali, capace di trasmettere valori di filantropia, comprensione e apertura all’altro senza pregiudizi. “ Basti pensare a Beatrice” spiega l’accademica “ scelta da Dante come figura autorevole, allegoria della filosofia e della fede, una donna che guida un uomo attraverso le parole, infrangendo il divieto coevo che voleva le donne zitte”
E ancora: “I lussuriosi danteschi non vengono puniti per aver trasgredito alla convenzione sociale del legame o per non essere riusciti a contenere la passione carnale… l’attenzione di Dante, modernissima, si sposta perlopiù sulla sfera psicologia dell’io in quanto essere dotato di libero arbitrio: Francesca è punita non da traditrice, ma da essere umano incapace di accettare la propria responsabilità di scelta”.
“Potere ascoltare una personalità così insegne è un prestigio per la nostra scuola ed un arricchimento grandissimo per noi, come docenti e insegnanti, ma in primo luogo come persone” con queste parole la Dirigente Claudia Guidi, ha commentato l’evento .
Medesime considerazioni da parte dei partecipanti, incantati dalle osservazioni acute quanto profonde di una grande personalità come quella di Teodolinda Barolini. Docente di italianistica alla Columbia University e Membro dell’Accademia dei Lincei, ha dedicato tutta la sua vita allo studio della cultura letteraria italiana del XIII e XIV secolo, al suo rapporto tra l’antichità classica e i suoi riflessi nei nostri giorni. Un amore particolare verso il sommo poeta di cui ha scritto ampiamente, presiedendo anche la Dante Society of America e divenendo Editor in Chief del sito “Digital Dante” della Columbia University, che include anche il suo “Commento Baroliniano” a tutti i canti della Divina Commedia
Figlia degli scrittori Antonio Barolini e Helen Barolini, è cresciuta fin da piccola tra libri e amore verso il sapere e libertà. Sua sorella, la prof.ssa Susanna Barolini, docente di Lingua inglese presso il Liceo Laurana e coautrice del testo dedicato al loro padre clandestino antifascista Diario di clandestinità, ci offre un ritratto famigliare della studiosa “Passione e onestà intellettuale, così caratterizzo mia sorella…. Quando dice ai suoi studenti che il testo parla, è perché lo abbiamo imparato in casa dai nostri genitori, è una radice della nostra formazione. Sebbene americane, nostro padre ci ha sempre letto Pinocchio in italiano!