Come si scrive un “bel pezzo”?

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Interessante, accattivante, diretto e senza fronzoli. E’ così che un articolo diventa “un bel pezzo”.

Ecco alcuni dei preziosi consigli che il giornalista Giampiero Gramaglia ha condiviso con i ragazzi della 3C del Liceo Scientifico Laurana Baldi, l’attuale team redazionale del giornale scolastico La.b. Quella con la Scuola di giornalismo, di cui Gramaglia dirige i corsi, è una collaborazione che dura da anni, un ponte tra Liceo e Università che permette agli studenti di acquisire importanti competenze di ricerca e comunicative spendibili nel percorso scolastico e fuori.

Il progetto nasce cinque anni fa da un’idea delle Prof.sse Fabiana Ciacci e Silvia Lini per poi essere inserito, con lungimiranza della Dirigente, all’interno del percorso di impresa simulata (altarnanza scuola lavoro).

Obiettivo? Creare una redazione giornalistica dentro la scuola per informare  condividere e confrontarsi su qualsiasi tema, dagli eventi d’Istituto, del territorio urbinate, fino agli argomenti disciplinari affrontati in classe.

“E’ stato un onore e davvero un’esperienza stimolante, confrontarsi con un professionista come Giampiero Gramaglia “– dice entusiasta una studentessa – “ci ha dato molte dritte sono come costruire un titolo accattivante, sulla scrittura cosiddetta “piana”, via le subordinate, al massimo una, sennò l’articolo pesa troppo! ”E ancora: Bisogna centrare subito il punto! Sì alle parole- chiave e ai capoversi, altrimenti il lettore si annoia!

 

Fabiana Ciacci

 

 

Al Laurana Baldi l’universo onirico tra scienza e mistero.

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Nella mattina del 30 Gennaio, si è tenuto un incontro interattivo riguardante il progetto Sonno, memoria ed emozioni, presso l’Aula Magna del Liceo Laurana Baldi. La prof.ssa Michela Sarlo, docente presso l’Università di Urbino e collaboratrice con l’Università di Padova , ha condiviso con gli studenti e le studentesse un tema spesso trascurato: l’importanza del sonno e il suo funzionamento all’interno dell’organismo.

Attraverso le sue conoscenze, basate su un lungo percorso di studi e l’uso di presentazioni interattive

e sondaggi, è riuscita a rendere accattivante e interessante  una lezione riguardante una tematica di grande serietà. Obiettivo principale:lanciare un messaggio ai giovani sull’importanza del sonno.

Dormire favorisce la memoria e quindi l’apprendimento. Non farsi ingannare dalla convinzione di “sentirsi” svegli, poiché il nostro cervello può sospendere alcune funzioni a nostra insaputa con il rischio quindi di un calo di attenzione e grande perilosità se si è alla guida di un mezzo. Inizialmente, ha coinvolto gli studenti raccogliendo dati riguardanti le loro abitudini nella loro quotidianità, facendoli partecipare, con l’uso di pc e smartphone, a un’indagine sociale. Usando questo incipit come base d’appoggio, la sua lezione è confluita sul lato più scientifico e tecnico dell’influenza del sonno nel corpo umano, attraverso delle immagini molto chiare che hanno spiegato al meglio questi aspetti . La prof.ssa Sarlo ha, in primo luogo, descritto le varie fasi del sonno, cominciando dalla veglia e arrivando alla fase REM, con cui si conclude un ciclo del sonno. Successivamente, ha descritto l’utopistico mondo dei sogni, che contiene in sé numerosi misteri suscitando grande interesse negli studenti, che hanno partecipato attivamente alla spiegazione. Infatti, grazie alle competenze della Prof.ssa, l’incontro non è mai caduto nel banale, trattenendo continuamente un dialogo con i ragazzi, attraverso loro realtà quotidiana. A seguire, ha presentato un discorso riguardante l’uso dei dispositivi tecnologici prima di andare a dormire, che hanno grande influenza sulla qualità del sonno. Infatti, dopo numerose ricerche scientifiche, si è scoperto che le luci blu emesse dagli schermi, segnalano al cervello che si è in pieno giorno e che la melatonina, che avvia il processo di induzione al sonno, non deve ancora essere rilasciata. Di conseguenza il cervello rimane attivo, fatto che ritarda il processo di rilassamento. In conclusione, l’esperta, ha dato dei consigli finali da attuare nelle nostre abitudini e ha sfatato i falsi miti che, per sentito dire, spesso si credono veri, come “il vino, aiuta a dormire”o “il tempo necessario di sonno è individuale!”

Giacomo Lucarelli 3 C